Teatro Caverna

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3 agosto | San Benedetto Belbo (CN)

La tragedia più antica del mondo


Domenica 3 agosto, ore 20.30
Salone Polifunzionale Michele Ferrero
San Benedetto Belbo (CN)

Celesterosa/I Sacchi di Sabbia

LA TRAGEDIA

PIÙ ANTICA DEL MONDO

Con Silvio Castiglioni
e la partecipazione del coro del Laboratorio di Langa


con Silvio Castiglioni e la partecipazione del Coro del Laboratorio di Langa
spazio scenico, oggetti e regia I Sacchi di Sabbia
traduzione dal greco Francesco Morosi
voce Marina Mulopulos
sound designer Gianmaria Gamberini
la canzone finale è cantata da Simone Bettin
produzione Celesterosa in co-produzione con I Sacchi di Sabbia, col sostegno di Regione Emilia Romagna, Comune di Cattolica, Regione Toscana, Mic

 

LA TRAGEDIA

Quando nel 472 a.C. ad Atene va in scena la tragedia più antica del mondo, I Persiani di Eschilo, sono passati appena otto anni dalla guerra combattuta dagli Ateniesi contro l’esercito di Serse che ha invaso l’Attica e distrutto la città. 
Alla fine, gli Ateniesi avevano annientato l’aggressore nella battaglia navale di Salamina, ma le ferite di quell’attacco recente erano ancora aperte e ben visibili a tutti. 

Eschilo – che secondo i racconti antichi aveva combattuto a Salamina – abbandona ogni trionfalismo e ambienta la vicenda a Susa, la capitale persiana. 

Gli anziani cittadini rimasti e la madre del re sono in preda all’angoscia perché l’esercito è ancora lontano in guerra e non se ne sa niente. 
E quando finalmente, dopo l’arrivo della notizia della catastrofe che ha travolto i Persiani, compare in scena Serse, il Gran Re, di ritorno a Susa dalla disastrosa spedizione in Grecia, Eschilo lo presenta agli Ateniesi come un reduce miserevole, degno di pietà. 

Per un’epoca come la nostra, che ci vede così poco capaci di mettersi nei panni altrui, questo cambio di prospettiva è a dir poco sorprendente.



LO SPETTACOLO

Silvio Castiglioni e I Sacchi di Sabbia ambientano la tragedia più antica del mondo in un rarefatto "teatro di oggetti", che sembra uscito dalle tele di De Chirico.

I versi di Eschilo, tradotti da Francesco Morosi, si posano su volumi metafisici, mute pedine mosse dall'attore su un tavolo-palcoscenico, unico elemento scenografico. 

Ne nasce una miniatura, che ci restituisce un Eschilo in purezza in cui riecheggiano più forte che mai i suoi antichi inviti: primo tra tutti considerare l’altro, anche quando è il nemico, come una parte di noi stessi.


IL CORO DI LANGA

Per la terza volta, Silvio Castiglioni collabora con Teatro Caverna per arricchire il suo straordinario spettacolo con la partecipazione di un coro, proprio come nell'antica Grecia, che sia voce del popolo.

Per due volte sono stati coinvolti dei liceali, ora una nuova strada viene percorsa: un gruppo di abitanti del paese di San Benedetto Belbo e di altri comuni dei dintorni si sperimenta in un laboratorio condotto da Damiano Grasselli per dare voce al coro della tragedia.

Il laboratorio è inserito nel progetto "Insieme è più bello - Progetto a favore dell'invecchiamento attivo" realizzato con il contributo della Regione Piemonte dal Consorzio Socio-Assistenziale Alba Langhe Roero.

Evento inserito nel 
Festival Teatro in Alta Langa - Estate 2025
Direzione artistica di Teatro Caverna
Organizzato da 
Comune di San Benedetto Belbo
Comune di Arguello
Comune di Mombarcaro
Comune di Niella Belbo
Con il contributo di Fondazione CRC

INFORMAZIONI
Salone Polifunzionale Michele Ferrero
Piazza Emilio Canonica, San Benedetto Belbo (CN)
Ingresso gratuito


CONTATTI
+39 389 1428833
e-mail: info@teatrocaverna.it