Teatro Caverna

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27 novembre | Spazio Caverna

La sposa blu



Domenica 27 novembre 2022, ore 18.00

Silvia Battaglio

LA SPOSA BLU

Scrittura di scena
liberamente ispirata a Barbablu’ (Charles Perrault) 


Da quando non sono più tua, la mia libertà soffia impavida tra le rughe di questi muri e apre stanze infinite, oltre la porta dietro cui tu nascondevi lo scrigno delle tue paure... (Materiali di scrittura di scena | S. Battaglio)


ph: Stefano Mazzotta

Sono passi leggeri, veloci, movenze quasi impalpabili, dal gesto minimo e regale. Una coreografia che costruisce figure di commovente teatralità. Un gesto materno, una carezza tenendo la marionetta sul proprio grembo come una Pietas blasfema e profana del nostro tempo che ha conosciuto la ferocia della guerra, la fuga da mondi in fiamme. Ecco il miracolo che Battaglio, tra danza e uso teatrale delle splendide marionette, compie: queste iniziano a muoversi come la sposa, riacquistando, donne vilipese, donne violate, donne messe all’angolo, il movimento, la gestualità di chi reclama con urgenza il ritorno alla vita.
(Walter Porcedda | GLI STATI GENERALI)


ph: Roberta Savian

Silvia Battaglio con grande capacità creativa scrive, dirige e porta in scena “La rosa blu” di Charles Perrault, La costruzione drammaturgia de “La sposa blu” spazia in modo armonico dal teatro fisico, alla danza fino alla sperimentazione. I lignei corpi inanimati delle consorti di Barbablù sentendosi non più prigioniere riprendono vigore e raccontano la loro realtà sospesa con il mondo fiabesco da dove provengono. La loro rinascita assume per tutte una nuova speranza di vita. Silvia Battaglio con grande capacità attoriale entra dentro il suo personaggio con grande forza emotiva. Uno spettacolo evolutivo che incanta e commuove il pubblico presente. 
(Giuliano Angeletti | CORRIERE DELLO SPETTACOLO)

Uno spettacolo che scuote le corde più intime, che tocca picchi di introspezione emotiva e iconografica, lasciando agli spettatori un cuore pulsante di meraviglia.
(Alan Mauro Vai | TEATRIONLINE)

ph: Stefano Mazzotta

Spettacolo intensissimo, che parte dalla celebre fiaba di Charles Perrault, “Barbablù”, per segnare un cammino di scoperta. Silvia Battaglio rinuncia alla parola, se non come lacerto di memorie, e si abbandona a una drammaturgia sonora e corporea, dove la sua fisicità è costantemente in dialogo con quella di tre marionette antiche, evocazione e simulacro delle spose di Barbablù. Carne e legno si compenetrano, fondendosi in una trama di rimandi allusivi, di gesti, di sguardi, di disarticolazioni come viatico di conoscenza. Bell’esempio di scoperta e utilizzo del linguaggio del teatro di figura fuori da ogni retorica, per aprirsi a nuove seduzioni e altre vie di ricerca.
(Alfonso Cipolla | LA REPUBBLICA)


Ideazione, regia e interpretazione Silvia Battaglio
Scrittura di scena liberamente ispirata a Barbablu’ (Charles Perrault)
Suggestioni letterarie William Shakespeare, Georgi Gospodinov, Antonio Ferrara, Fratelli Grimm
Suggestioni musicali Georges Bizet, Fazil Say, Georg Friedrich Handel. Louis Ferrari
Testi, voce ed elaborazione musicale Silvia Battaglio
Disegno luci Tommaso Contu
Produzione Zerogrammi in collaborazione con Biancateatro
Coproduzione Istituto per i Beni Marionettistici e il Teatro Popolare, Festival INCANTI, Officine CAOS/Residenza Arte Transitiva
In collaborazione con Casa LUFT, Tangram Teatro, Gruppo Abele ONLUS
In partenariato con Is Mascareddas, CTA Gorizia, Teatro del Drago, Teatro del Lavoro, Teatro del Buratto
Con il sostegno di TAP Torino Arti Performative, Regione Piemonte, MIC Ministero della Cultura