In repertorio
L'ultima vittima di Hiroschima
L'ultima vittima di Hiroshima
Lettura dal carteggio tra Günther Anders e Claude Eatherly
6 agosto 1945
Erano le prime ore di una bella giornata tranquilla e calda.
Le foglie degli alberi riflettevano la luce del sole che splendeva in un cielo terso e, per contrasto, appariva più fresco d’ombre il mio giardino, che io guardavo distrattamente […]
All’improvviso fui abbagliato da un lampo di luce, seguito immediatamente da un altro.
Michihiko Hachiya
Günther Anders è stato un filosofo e scrittore ebreo di nazionalità tedesca, fondatore del movimento antiatomico.
Claude Eatherly era uno dei piloti della missione che sganciò la bomba su Hiroshima.
Dopo la guerra Eatherly, tornato negli USA, rifiutò onorificenze e appellativi eroici.
Per togliere valore al suo ruolo cominciò a compiere piccoli crimini. Cadde in uno stato di depressione: l’esercito lo costrinse a periodi di cura psichiatrica coatta.
Anders, venuto a conoscenza della sua storia, iniziò con lui un carteggio fitto che aiutò il pilota a riprendersi e che rimane come testimonianza assoluta del dolore e della distruzione che l’uomo può creare.
Ma in un certo senso esiste ancora, questa Hiroshima distrutta: è nei cuori di molti che non hanno mai visto la nuova e che non la vedranno mai. Essi non conosceranno, di Hiroshima, altra immagine che questa. E di questa immagine faremo un simbolo eterno e lo faremo girare per il mondo. Perché anche quelli che ancora non lo sanno capiscano infine che il nome di Hiroshima non indica una città, ma la condizione del loro mondo; e che anch’essi vivono a Hiroshima.
Günther Anders