Teatro Caverna

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1 ottobre | Cineteatro Colognola

Lo spettacolo


MARAT/SADE: LE DUE RIVOLUZIONI trae ispirazione da Marat, il primo spettacolo realizzato da Maurizio Lupinelli nel 2007 inaugurando il Laboratorio Permanente di Rosignano Marittimo (LI).

Nel 2019 una analoga progettualità è stata adottata anche nel Comune di Ravenna, coinvolgendo gli utenti di tre Cooperative Sociali cittadine: La Pieve, San Vitale e Selenia.

Nell’arco di questi quattro anni di incontri, guidati da Maurizio Lupinelli ed Elisa Pol, è nata una vera e propria compagnia di attrici e attori diversamente abili: MARAT/SADE: LE DUE RIVOLUZIONI ha debuttato il 29 giugno al Teatro Alighieri all’interno del Ravenna Festival ed è stato il loro primo spettacolo e il loro battesimo sulla scena.

Nelle repliche a Bergamo e Milano saranno coinvolti nel lavoro alcuni dei partecipanti al laboratorio "Ascolto in movimento" organizzato da Teatro Caverna in collaborazione con I Pellicani ODV e L'Impronta Cooperativa Sociale e i ragazzi dei laboratori liceali della provincia di Bergamo.



MARAT/SADE: LE DUE RIVOLUZIONI si ambienta all’interno del manicomio di Sharenton dove il marchese de Sade, rinchiuso durante l’epoca napoleonica, decide di allestire una rappresentazione teatrale sull’assassinio di Jean Paul Marat.

Gli attori del Laboratorio sono i pazienti del manicomio che, con il permesso del direttore, si dispongono a mettere in scena il dramma. Si assisterà allo scontro fra lo scettico intellettuale disincantato, esegeta del male di de Sade in contrapposizione all’utopia visionaria del rivoluzionario Marat.

L’azione scenica si svolge su due diversi livelli: il primo è il dramma in sé, il secondo è costituito dalle continue interruzioni e dai battibecchi che si svolgono tra gli attori, il regista de Sade e il direttore del manicomio.

MARAT/SADE: LE DUE RIVOLUZIONI rappresenterà uno spazio scenico democratico, poetico, dove i corpi possano mostrarci la ferocia del gesto e nello stesso tempo la sua disarmante bellezza, una festa dionisiaca, una catarsi, una collettività che si fa teatro, in un ribaltamento continuo tra potere e libertà, tra ferocia e grottesco, mettendo in cortocircuito il binomio tra malattia e reclusione, tra detenzione e libertà.



CREDITI
ideazione Maurizio Lupinelli ed Elisa Pol
regia Maurizio Lupinelli
testo Eugenio Sideri
aiuto regia Elisa Pol
costumi Vania Marsura
direzione organizzativa Ilenia Carrone
direzione tecnica Mirto Baliani
organizzazione e logistica Eleonora Cavallo
con Marco Cavalcoli, Carlo Garavini, Maurizio Lupinelli, Elisa Pol, Miriam Russo
con le attrici e gli attori del Laboratorio Permanente Il teatro è Differenza di Ravenna: Marcella Belletti, Flavia Bondi, Patrizia Brunelli, Silvia Caravita, Elena Casali, Barbara Castelli, Erica Cortesi, Carlo De Lonardo, Michela Facchini, Matteo Fiorentini, Antonella Franchini, Andrea Gulmini, Pietro Floridia, Martino Mondardini, Antonio Nati, Lorenzo Nigro, Diana Pocaterra, Paolo Rocchi, Lorena Rossi, Valentina Ruffilli, Antonietta Sarubbi, Cristina Spazzoli, Lamia Tantoni, Eliana Tomasi, Valeria Viscovich, Alberto Zattoni, Simone Zhilla
e con i partecipanti della non-scuola del Teatro delle Albe Rendy Anoh, Pietro Arfelli, Caterina Baldini, Camilla Berardi, Sofia Caroli, Thomas Alexander Casadio Malagola, Martina Corallini, Giacomo Ghirotti, Pietro Mengozzi, Anna Moretti, Flaminia Pasquini Ferretti, Selena Penzo, Marco Saccomandi, Matteo Spignoli coordinati da Antonio Maiani e Marco Montanari
produzione Ravenna Festival e Nerval Teatro
con il sostegno di MIC – Ministero della Cultura, Comune di Ravenna/Assessorato alle Politiche Sociali, Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, Otto per Mille della Chiesa Valdese, Romagna Acque – Società delle Fonti S.p.A, La Ruota Magica ODV
con il contributo delle donatrici e donatori della raccolta fondi “A ciascuno la sua parte” promosso da IdeaGinger
in collaborazione con Ravenna Teatro e le Cooperative Sociali La Pieve, San Vitale, Selenia di Ravenna
un ringraziamento speciale a James M. Arevalos e Maria Chiara Grotto